Ricerca e sviluppo
Miglioramento della tecnologia per la produzione di pellet combustibile con particolare attenzione al risparmio energetico ed alla creazione di nuove tipologie di pellet ad alto potere calorifico. Grazie alle competenze presenti nella nostra società e alla collaborazione con l’Università Politecnica Marche Facoltà di Agraria/Laboratorio Biomasse stiamo lavorando per innovare le caratteristiche del Pellet rendendolo unico sul mercato e veicolo di un importante vantaggio competitivo.
Il biochar è il carbone vegetale che oltre a sequestrare la CO2 (immobilizzandola per centinaia e centinaia d’anni) nel suolo e migliorare significativamente la fertilità dei terreni coltivati, trattenendo l’acqua riduce il dilavamento dei nutrienti e la necessità di ricorrere a fertilizzanti di sintesi e diventando a tutti gli effetti una risorsa economica.
- Sia per le caratteristiche del processo, che per il fatto di poter filtrare il syngas prima della combustione, con la pirolisi si possono diminuire le emissioni di particolato (PM10) in modo significativo.
- Secondo il Catasto delle Emissioni in Atmosfera di ARPA FVG una quota rilevante del PM10 è prodotto dalla combustione in stufe domestiche per il riscaldamento nelle abitazioni civili al quale si aggiungono anche altri micro inquinanti quali IPA, Diossine, ecc.
- Combustione maggiormente efficiente dal punto di vista energetico e di emissioni;
- Sequestro attivo di anidride carbonica dall’atmosfera e immobilizzazione permanente al suolo;
- Aumento della fertilità con l’utilizzo del biochar ( stimolazione della crescita delle piante);
- Riduzione delle emissioni di metano; Riduzione emissioni protossido di azoto (circa 50%);
- Riduzione dell’utilizzo di fertilizzanti (circa 10%)
- Riduzione dilavamento nutrienti;
- Sequestro del carbonio in un deposito sotterraneo stabile e a lungo termine;
- Abbassamento dell’acidità del suolo;
- Riduzione dell’inquinamento da alluminio;
- Innalzamento del numero e qualità degli aggregati nel suolo grazie all’aumento delle ife fungali;
- Miglioramento della capacità di ritenzione idrica del terreno;
- Aumento di Ca, Mg, P e K disponibili nel terreno;
- Aumento della respirazione microbica del terreno;
- Aumento della massa microbica;
- Stimolazione dell’azione di fissaggio dell’azoto da parte dei legumi;
- Maggior estensione delle micorrize;
- Maggiore capacità di scambio di cationi
Sistemi di contenimento delle emissioni di PM derivanti dalla combustione delle biomasse legnose in piccoli impianti domestici ed industriali.
Trattamento delle matrici organiche presenti nelle deiezioni risultati dagli allevamenti d’animali, con l’eliminazione dei processi fermentativi ed il sequestro dei composti ammoniacali.